Empowerment Linguistico

Panoramica dell'approccio

Il training di empowerment linguistico combina l’approccio pragmatico della formazione on-the job con le esigenze comunicative e relazionali della persona mettendo al centro la qualità della relazione tra trainer e trainee, nonché il processo di consapevolezza di quest’ultimo. Ha quindi una natura prettamente esperienziale e operativa. C’è infatti una differenza sostanziale tra capire una dinamica e farne esperienza.  

La qualità delle esperienze dirette dei processi linguistici durante la formazione è direttamente legata ai risultati che il  trainee sarà in grado raggiungere fuori dall’aula. Infatti, più di una volta nella nostra vita professionale - si pensi non solo agli interpreti professionisti ma anche ad export manager e operatori esteri - ci vengono richieste performance linguistiche sotto pressione o perlomeno condizioni diverse dall’aula. 

La maggior parte dei training disponibili tralascia questo aspetto cruciale, fornendo alle persone nozioni formali, ma raramente una guida all’accesso ad una configurazione interna che permetta loro di usare quello che hanno imparato in maniera pronta e fluida al momento del reale bisogno. 

Nello specifico, l’empowerment lavora in maniera sinergica su quattro competenze trasversali: 

► potenziamento dell’ascolto: capacità di estrapolare più informazioni possibili, senza che il “rumore di fondo” di ciò che non viene capito comporti blocchi e frustrazione; 

► potenziamento della comunicazione: eliminazione dei blocchi, capacità di reagire in maniera efficace e fluida, in modo da favorire l’utilizzo massimo del lessico già disponibile; 

► tecniche e tecnologie di apprendimento: strategie di autoapprendimento supportate da strumenti di CALL (Computer Assisted Language Learning) e SRS (Spaced Repetition Systems);

► consapevolezza linguistica: maggiore è la comprensione dei nostri processi di interazione con la lingua, più fluido diviene il nostro processo di apprendimento e maggiore la nostra autoefficacia. 

Tale modello combina aspetti del sapere, saper fare e saper essere, con una didattica professionale che mira ad instaurare una relazione radicalmente diversa e positiva con la lingua, in cui il formatore il  diviene l’agevolatore e il catalizzatore di un processo. 

Responsabile del corso: 

Lorenzo Bianchi
Formatore, Counselor, ed esperto di Relazioni Esterne con più di 12 anni di esperienza in posizioni caratterizzate da elevata operatività manageriale in scenari internazionali. Team Leader del gruppo di consulenza internazionale IntRel. Docente universitario e trainer aziendale. Creatore di strumenti di intelligenza artificiale linguistica.